Loia Palazzo, storia di passioni
La storia della cantina Palazzo ebbe inizio con un… colpo di fulmine. Era il 1982.
Cosimo e Antonietta, marito e moglie, cercavano un luogo magico, bello e speciale dove finalmente ritirarsi dopo trent’anni vissuti tra Inghilterra e Scozia, da imprenditori della ristorazione.
Il legame e l’amore per l’Italia non s’erano mai spenti e Cosimo e Antonietta, originari di Benevento, tornavano ogni anno a trovare i parenti, sparsi tra la Toscana e la Campania. E ogni volta, percorrendo il Paese, il desiderio di ristabilirsi nella loro terra diventava sempre più forte. Fu così che in uno dei loro viaggi si soffermarono a Montalcino, un borgo medievale incantevole che all’epoca non era ancora troppo famoso per i suoi grandi vini e che, per le colline rotondeggianti, i boschi rigogliosi, le vigne e gli olivi secolari, ricordava loro il Sannio Beneventano.
E il sogno cominciò a prendere forma.
Nel 1982 Cosimo Loia e Antonietta Palazzo, conquistati da Montalcino, visitarono varie aziende prima di trovare il posto del cuore: una tenuta collinare di 12 ettari con un casale rurale del XVII secolo, affacciato come un belvedere sulla spettacolare Val d’Orcia; poi riconosciuta paesaggio Unesco, Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Fu anche un segno del destino. L’azienda si chiamava Palazzo: come il cognome di Antonietta.
Da subito fu loro chiaro che sarebbero diventati produttori di vino e, spinti da passione e con lungimiranza, acquistarono i diritti d’impianto di uve a Brunello di Montalcino, per una superficie di 5 ettari.
Nell’85 piantarono le vigne di sangiovese grosso destinate al Brunello, che cominciano a vinificare nel 1990 dapprima come Rosso di Montalcino, facendosi aiutare dai figli. Poi nel ’94, quando le viti raggiunsero i nove anni d’età necessari per la giusta maturazione delle uve, festeggiarono finalmente la prima vendemmia di Brunello di Montalcino.